biografia

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milano, Italy
Eco di fondo è una compagnia teatrale nata da Giacomo Ferraù e Giulia Viana, diplomati all’Accademia dei Filodrammatici di Milano nel 2007. Si occupano di teatro di prosa e di teatro ragazzi. Selezionati per due anni consecutivi a NEXT, laboratorio per delle idee (O.Z.,, 2014 e LA SIRENETTA, 2015), hanno vinto diversi premi, tra cui: Premio Riccardo Pradella (2014), Selezione Inbox (ORFEO ED EURIDICE, Teatro Presente-Eco di fondo, 2014), finalista Premo Scenario Infanzia (NATO IERI, 2012), Premio Fantasio Piccoli (SOGNI, 2010), Premio ANPI Cultura (LE ROTAIE DELLA MEMORIA, 2008)

giovedì 14 novembre 2013

TEATRO VERDI | MILANO | 18/23 NOV 2013 | "R-existir"

R-EXISTIR

atti per una cultura comunitaria

18-23nov Teatro Verdi Milano
Eco di fondo, Odemà e Terzo paesaggio 
e gli spettacoli di Tap Ensemble e Mitmacher


Abbiamo immaginato un "luogo protetto" dove raccogliere le idee, per capire quale direzione prendere e come muoverci, convinti che sia la vecchia istituzionalità del teatro ad entrare in crisi e che spetti alla nuova e diffusa teatralità il cambiamento atteso...


Come ha osservato il prof. Sisto Dalla Palma: “Il teatro sarà vivo se avrà la capacità di irrompere negli interstizi della società e di rappresentare punti di coagulo speculari alle domande di cambiamento, trasformazione e chiarificazione interne alle coscienze”. 

Seguendo questa linea di senso “R-existir” si propone come un luogo protetto capace di irrompere con facoltà di testimonianza e di denuncia. 

Le due giovani compagnie milanesi, Eco di fondo e Odemà, all'interno del progetto R-existir, sperimentano una rinnovata relazione con il territorio di zona Isola/Garibaldi attraverso un dialogo con le realtà associative locali e una disseminazione di eventi e incontri teatrali e non.

In questa prima fase del progetto si alterneranno incontri, tavole rotonde e conversazioni conviviali tra artisti e operatori e verranno proposti due spettacoli di teatro di immagine e figura, distribuiti da terzo paesaggio.


18 e 19 novembre ore 21.00 

Don Giovanni in carne e legno

produzione TAP Ensemble in collaborazione con Teatro delle Temperie, Atelier della luna, La Bagatella, Macherà


http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_novembre_13/don-giovanni-teatro-verdi-diventa-carne-legno-485c8618-4c72-11e3-b498-cf01e116218a.shtml


dal 20 al 23 novembre ore 21.00 


Il Complice 


produzione Mitmacher


lunedì 22 luglio 2013

SERATA INCANTEVOLE A "LA MASCHERA E LE STELLE" (20/7/2013)

"Avere avuto il privilegio di organizzare questo evento è stato per noi della Compagnia "C'era l'acca" un onore che ci porteremo a mo' di medaglia al valore appuntata al petto dell'Associazione! Raramente abbiamo avuto il privilegio di osservare gli occhi degli spettatori bagnati dalle lacrime per aver assistito a uno spettacolo a dir poco coinvolgente ed emozionante. Che dire.... Grazie Giulia per averci regalato un'ora di adrenalina pura e grazie soprattutto perchè abbiamo capito di essere rimasti nel tuo cuore.... Un abbraccio da tutta la Compagnia C'era l'Acca"

venerdì 14 giugno 2013

20 LUGLIO 2013: LE ROTAIE DELLA MEMORIA a CAMERI


prossima data LE ROTAIE DELLA MEMORIA
cortile della biblioteca, CAMERI (NO)
20 luglio 2013 
ore 21:30

un ringraziamento particolare alla compagnia C'ERA L'ACCA

lunedì 27 maggio 2013

Recensione di Elena Maestri su NATO IERI

dalla rivista Eolo
...Nato ieri è Mino, il protagonista. E’ nato ieri ma è nato già grande, ma proprio grande! Adulto e molto alto. I due genitori (Pinna e Viana), simpaticamente sconclusionati, ovviamente se ne sorprendono assai, ma finiscono per non accettare questa stranezza e mollano Mino all’orfanotrofio. Qui un equivoco esemplare produce una situazione surreale: la suora dell’istituto confonde Mino con il nuovo padre di uno dei ragazzini orfani, Lucignolo, e lo affida alle sue cure.
Lucignolo (ancora Pinna) è un bambino rom di 10 anni e da questo momento i due diventano inseparabili, partono per ritrovare la famiglia zingara e attraversano insieme il mondo, paesi, musiche e fate turchine…
Libero Stelluti è un Mino/Pinocchio dall’espressione ingenua, straniante nei suoi abiti di adulto in giacca e pantaloni, i panni però vestono un animo candido e che si lascia volentieri guidare dallo scafato Lucignolo, il cui nome si porta dietro tutto l’immaginario Collodiano di bambino scaltro. L’amicizia tra i due è sincera ed è poetica metafora del sentimento che vince sulle differenze, d’età e di etnia.
I tre attori sono bravi, lo spettacolo è pieno di buone idee - nonostante alcune ingenuità - rese anche con spirito, il testo offre battute e situazioni divertenti, soprattutto grazie alla personalità irresistibile di Lucignolo...
ELENA MAESTRI

dopo IT festival in prova verso ORFEO ED EURIDICE

lunedì 13 maggio 2013

Terzo Paesaggio si prende cura di noi. Eco di fondo è con Terzo Paesaggio

il Terzo Paesaggio è un territorio per le molte specie che non trovano spazio altrove [...] uno spazio per il tempo libero, uno spazio improduttivo, uno spazio sacro [...] Gilles Clément, Manifesto del Terzo Paesaggio

chi siamo
terzo paesaggio è un’impresa creativa di servizi per la cultura in fase di start-up. Il progetto è finalizzato alla promozione e distribuzione di spettacoli dal vivo interpretati da artisti qualificati della scena contemporanea nazionale con uno sguardo verso la ricerca di nuovi mercati e in particolare di forme innovative di distribuzione e fruizione di cultura.
Vuole integrare la sostenibilità, ovvero la visione di lungo periodo, il rispetto per il talento, per i diritti e per l’ambiente, in tutte le azioni.
Nasce da un’idea di Andrea Perini, operatore culturale milanese, ed è sviluppato grazie ad un team di professionisti che ne hanno riconosciuto il valore innovativo e che lo fanno crescere offrendo consulenza strategica per ciascuna funzione d’impresa.
È condotto in network con soggetti che operano in ambito culturale, configurandosi da subito come una comunità per lo scambio di conoscenze e opportunità.
Nasce a Milano, territorio ad alta densità creativa e sede di Expo 2015 e opera su scala nazionale.

fondamenti teorici
Muove dalla riflessione dell’architetto paesaggista Gilles Clément sul délaissé, ovvero la zona residuale valorizzata come un territorio per le molte specie che non trovano spazio altrove [...] uno spazio per il tempo libero, uno spazio improduttivo, uno spazio sacro [...], che applicata al contesto culturale e in particolare a quello teatrale diventa, seguendo questo slittamento di senso, una riserva per la creatività e un territorio per la crescita del nuovo pubblico.
Aderisce al Manifesto per la sostenibilità culturale promosso da Monica Amari per innalzare all’1% del PIL (prodotto interno lordo) il finanziamento pubblico destinato alla Cultura e per il riconoscimento da parte dell’Unione Europea della dimensione del simbolico come quarto pilastro del modello di sviluppo sostenibile (accanto a sostenibilità ambientale, economica e sociale) per garantire crescita all’intero sistema economico.

problema generale
terzo paesaggio nasce in risposta ad alcune criticità individuate nell’attuale sistema teatrale.
Nel circuito distributivo convenzionale, fatto di circa duemila sale attive sparse su tutto il territorio nazionale (costituito dai Teatri Stabili ad iniziativa Pubblica e Privata, dai Teatri Stabili di Innovazione, dalle Rassegne e Festival teatrali, dai Circuiti Teatrali Regionali, dalle sale comunali) per le compagnie meno strutturate, si prospetta: un mercato congestionato; difficoltà di azioni di marketing incisive; difficoltà nella gestione delle relazioni. Nelle aree extrateatrali, fatte da un insieme di occasioni eterogenee quali fiere dell’editoria, festival della cultura e della scienza, musei e spazi d’arte oltre alle aree delle feste private, si prospetta invece: un mercato disomogeneo e privo di una mappatura specifica; un mercato selettivo; mancanza di un processo di intermediazione efficace.
Per quanto concerne la domanda, in un contesto ad alto tasso di alternative, dove i consumatori hanno a disposizione una sempre maggiore quantità di tempo libero che spesso scelgono di impiegare in consumi culturali, il teatro risulta sfavorito. Tra i motivi: divario di accesso alla comprensione; pregiudizio per cui il teatro viene considerato noioso ed elitario; alto rischio di delusione delle aspettative.
Inoltre, a fronte di tagli all’investimento pubblico in cultura non corrisponde un aumento dell’investimento dei privati e dei singoli, in particolare per il sostegno dei progetti di creatività residuale, i quali assicurerebbero invece la vivacità culturale di un territorio.

cosa vogliamo fare
Emergere nel mercato convenzionale attraverso la scelta di prodotti culturali di qualità promossi grazie ad una strategia di comunicazione e promozione basata sulle relazioni dirette con i programmatori e sulla valorizzazione del prodotto.
Indagare il mercato extrateatrale per acquisire contatti su cui costruire relazioni e a cui proporre un’offerta mirata.
Offrire degli strumenti per facilitare il godimento dello spettacolo, intervenendo sul divario di accesso alla comprensione, lavorando sui contenuti.
Orientare i fruitori verso la scoperta di proposte alternative e verso il riconoscimento del valore delle aree di creatività residuali.
Innescare delle azioni di partecipazione e di sostegno da parte di privati e aziende da un lato e la promozione della campagna di adesione al Manifesto per la sostenibilità culturale dall’altro.
Per questi motivi distribuiamo un selezionato gruppo di artisti della scena contemporanea nazionale nel circuito istituzionale e convenzionale delle sale deputate. Abbiamo posto grande attenzione alla scelta degli artisti e delle compagnie teatrali che compongono il nostro catalogo, raggruppando le proposte per generi di non concorrenza quali il teatro canzone, il teatro ragazzi, la performance e l’installazione, il teatro di figura e il teatro di narrazione, oltre la prosa classica e contemporanea. Ci distinguiamo per la cura con cui coltiviamo e sviluppiamo le relazioni con i programmatori culturali e per l’attenzione posta nelle attività promozionali ed editoriali. Ci atteniamo ad un modello di comunicazione e di promozione “in sottrazione”, opposto all’ingorgo mediatico.
Stiamo progettando un ramo d’impresa per proporre un format specifico di teatro d’arte dedicato alla festa (nelle case?), a basso impatto ambientale e ad alta vocazione culturale. Sostenuto dall’intervento dei singoli e dalle sponsorizzazioni delle aziende. Il destinatario diventa committente e si responsabilizza nel proprio ruolo di promotore culturale, ricevendo in cambio un’esperienza memorabile e ad alto coinvolgimento emotivo. Una forma di teatro attenta alla sostenibilità, in grado di incidere positivamente sulla qualità della vita dei singoli consumatori e di accrescere il desiderio di consumo culturale, con ricadute positive sul mercato, anche convenzionale oltre ad un impatto sociale territoriale positivo. Per questo abbiamo avviato una prima azione: una ricerca di mercato itinerante che è diventata un vero e proprio progetto curatoriale: bùxula. orientamenti ignoti.

terzopaesaggio.org

primi video di NATO IERI


NATO IERI
*Spettacolo finalista a Premio Scenario Infanzia 2012*
Parma, Teatro al parco, 23 novembre 2012
FINALE PREMIO SCENARIO INFANZIA 2012
RIPRESE VIDEO E MONTAGGIO: Federico Tovati

ECO DI FONDO a IT FESTIVAL 24-26 maggio 2013

IT FESTIVAL 24.25.26 MAGGIO 2013 / FABBRICA DEL VAPORE / MILANO

www.itfestival.it / info@itfestival.it

IT [INDEPENDENT THEATRE] è il primo festival del Teatro Indipendente milanese.

Da venerdì 24 a domenica 26 maggio gli spazi della Fabbrica del Vapore di Via Procaccini si apriranno ad oltre 50 artisti e compagnie teatrali della città, uniti per la prima volta con lo scopo di realizzare una grande maratona di spettacolo dal vivo: un evento inedito che vuole coinvolgere tutte le componenti del “fare teatro” (pubblico, artisti, critici, tecnici) con l’obiettivo di presentare una realtà alternativa ai circuiti tradizionali dello spettacolo dal vivo.

Per tre giorni presentazione degli spettacoli delle compagnie coinvolte, con 20 minuti di spettacolo e presentazioni, ma anche laboratori pomeridiani per bambini, concerti, incontri.

IT nasce dal basso, grazie al lavoro spesso volontario ed appassionato di tante persone. L’edizione zero di una nuova vetrina, che dia finalmente visibilità al lavoro quotidiano di tanti artisti, cuore pulsante della vita culturale cittadina.

IT rappresenta un primo passo per tutte le realtà teatrali indipendenti milanesi verso la condivisione di problemi comuni e la ricerca di pratiche risolutrici, in spirito di unione di categoria ma anche di festa, perché nonostante tutto il teatro possa rappresentare ancora una volta il luogo dell’incontro, dell’ascolto, del contatto reale, della scoperta.

Per scoprire le tante compagnie presenti e il programma day by day seguici sulla nostra pagina Facebook o sul nostro sito internet www.itfestival.it!



ECO DI FONDO A IT


PROGRAMMA DEL GIORNO 24 MAGGIO

giovedì 2 maggio 2013

recensione LE ROTAIE DELLA MEMORIA di Serena Cirini



Appena il pubblico entra a teatro ha l’impressione d’essere tornato indietro nel tempo. Ad accoglierlo, trova una musica che rievoca le colonne sonore dei film muti degli anni 20. L’interprete, tra luci fioche e biciclette, attende l’arrivo degli spettatori che, a un primo sguardo, possono facilmente intuire il periodo storico in cui è ambientata la vicenda: la Prima Guerra Mondiale si è da poco conclusa, Albino è ancora bimbo e, nel silenzio dei suoi pensieri, costruisce il suo sogno di libertà. Quando il racconto comincia, lo stile della narrazione e quello della regia ricreano perfettamente l’atmosfera dell’epoca: ne rispettano l’essenzialità e comunicano il senso dell’atteggiamento verso la vita. È in questa semplice quotidianità che, per alcune persone, i grandi ideali hanno trovato un terreno fertile per nascere e fortificarsi.
Il monologo su Albino Carretti vuole ripercorrere le tappe più semplici, e allo stesso tempo più significative, della sua biografia. Quest’uomo ha compiuto delle scelte eroiche nel corso dell’esistenza ma l’ha fatto restando strenuamente attaccato a quella normalità che, con grande efficacia, è ricostruita sulla scena. Quando la guerra e la lotta partigiana saranno finalmente finite, infatti, “Capitan Bruno” non esiterà a ritornare in quel mondo fatto di affetti e legami profondi a cui aveva saputo e dovuto rinunciare. Il carcere, la guerra in Russa e la Resistenza sulle montagne gli avevano negato per molto tempo l’amore di una donna, il rapporto con i suoi genitori e persino la gioia di sfrecciare libero per le strade a bordo della sua bicicletta. Le rotaie della memoria, tuttavia, non presenta sulla scena una storia triste, rivendicativa o violenta. Albino, e gli altri partigiani, non hanno lottato contro qualcuno ma per qualcosa e, il giorno in cui l’hanno ottenuta, hanno deposto volentieri le armi.
Giulia Viana e Giacomo Ferraù si sono a lungo interrogati sul senso che, oggi, può avere parlare di Resistenza. La giovane attrice, che lavora su questo testo dagli anni delle scuole superiori, risponde così: «Non si può fare a meno di confrontarsi con uomini così grandi e forti per avvicinarsi a loro. Abbiamo scoperto che qualcosa di lui ci appartiene, che leggendo, studiando di lui, ormai qualcosa ci è entrata dentro».
Celebrare il 25 Aprile significa proprio ricordare la possibilità – che è sempre alla portata di tutti – di non lasciarsi guidare dagli interessi momentanei e contingenti, tenendo sempre presente il desiderio collettivo di un futuro migliore, perché più libero e più democratico. La voce della memoria risuona forte nel presente e, anche nei più giovani – come dimostra il lavoro dei due autori – lascia sicuramente qualcosa dentro. Lo testimoniano le splendide parole del testo e la sapiente realizzazione scenica che, nella sua essenzialità, tocca le corde dei sentimenti, fa riaffiorare ricordi e genera speranze.

Lo spettacolo è andato in scena:
Spazio Tertulliano
via Tertulliano, 68 – Milano
fino a domenica 28 aprile
orari: da mercoledì a sabato, ore 21.00 – domenica, ore 17.00

Le rotaie della memoria – Vita del Partigiano Albino Carretti
di Giulia Viana e Giacomo Ferraù
regia di Giacomo Ferraù
con Giulia Viana

sabato 23 marzo 2013

APRILE MAGGIO 2013: prossimi appuntamenti

24-28 APRILE, Spazio Tertulliano
Via Tertulliano 68, Milano
LE ROTAIE DELLA MEMORIA
di Giacomo Ferraù e Giulia Viana
regia di Giacomo Ferraù
con Giulia Viana

9 MAGGIO, ore 15:30, Festival Segnali
Fabbrica del gioco e delle arti di Cormano (Milano)
NATO IERI (debutto nazionale)
di Giacomo Ferraù e Giulia Viana
regia di Giacomo Ferraù 
con Andrea Pinna, Libero Stelluti e Giulia Viana

24 MAGGIO, ITfestival
Fabbrica del vapore, Milano
estratti da: SOGNI (di una notte di mezza estate)

da William Shakespeare
regia di Giacomo Ferraù
con Andrea Pinna, Valentina Scuderi e Giulia Viana

26 MAGGIO, Festival Schegge 2013
Spazio il Cubo, Via Pallavicino 35, Torino
SOGNI (di una notte di mezza estate) (debutto nazionale)
da William Shakespeare
regia di Giacomo Ferraù
con Andrea Pinna, Valentina Scuderi e Giulia Viana